Libia: Scalabriniani, “bombardamento a Tajoura conferma che non è porto sicuro”

I missionari Scalabriniani, presenti sul campo in Europa ed Africa, ribadiscono che il bombardamento di questa notte nel centro di detenzione per migranti a Tajoura “conferma che la Libia non è un porto e un posto sicuro, per nessuno; che a fronte della situazione critica delle migliaia di migranti presenti nei centri detentivi in Libia servono urgenti corridoi umanitari”. Il due attacchi aerei attribuiti al generale Khalifa Haftar sembrerebbero aver causato oltre 40 morti e 80 feriti. Secondo gli scalabriniani “la condanna del ministro degli esteri italiano Moavero, che ha affermato ‘bisogna garantire la sicurezza dei migranti’, arriva tardi e in tutti i sensi. Essa suona per lo meno incoerente dopo gli ultimi ed ennesimi avvenimenti occorsi attorno alle coste di Lampedusa che hanno mostrato un’azione miope e in violazione del diritto internazionale da parte del governo italiano”.

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