Demografia: Istat, saldo migratorio si riduce a +175mila unità. Ancora in calo le acquisizioni di cittadinanza

Il movimento migratorio tra Italia ed estero ha fatto registrare nel 2018 un saldo positivo di 175mila unità, in diminuzione rispetto all’anno precedente. È quanto certifica oggi l’Istat, diffondendo i dati del “Bilancio demografico nazionale”. Le iscrizioni in anagrafe dall’estero si sono ridotte da quasi 500mila del 2008 a 332mila del 2018 mentre le cancellazioni dall’anagrafe per l’estero sono aumentate in maniera marcata, passando da 80mila a 157 mila nel decennio, con un aumento di 2mila unità rispetto al 2017.
Stando ai dati diffusi, il numero di cittadini stranieri che lasciano il nostro Paese è in lieve flessione (-0,8%) mentre è in aumento l’emigrazione di cittadini italiani (+1,9%). Tra questi è consistente il numero di italiani nati all’estero. I saldi migratori per l’estero mostrano un bilancio negativo per gli italiani (-70mila) e positivo per gli stranieri (+245mila).
“Prosegue – spiega l’Istat – la diminuzione del numero di acquisizioni di cittadinanza già osservata a partire dal 2017, dopo il trend di forte crescita degli anni immediatamente precedenti. I cittadini divenuti italiani per acquisizione della cittadinanza nel 2018 sono meno di 113mila, 22 ogni mille stranieri, il 23% in meno rispetto al 2017”. Al 1° gennaio 2018 gli italiani per acquisizione di cittadinanza sono in totale oltre 1 milione e 340mila nella popolazione residente; nel 56,3% dei casi si tratta di donne. Sommando questa popolazione a quella dei cittadini stranieri si ottiene un contingente di quasi 6,5 milioni di cittadini stranieri o di origine straniera.
Grazie a questa presenza l’Italia si conferma un Paese multietnico, potendo contare su quasi 50 nazionalità differenti con almeno 10mila residenti. Al 31 dicembre 2018 le differenti cittadinanze presenti in Italia sono 196. Le cinque più numerose sono quella romena (1 milione 207mila), albanese (441mila), marocchina (423mila), cinese (300mila) e ucraina (239mila), che da sole rappresentano quasi il 50% del totale degli stranieri residenti, confermando la graduatoria del 2017.
Per quanto riguarda i trasferimenti di residenza interni, nel 2018 hanno coinvolto più di 1 milione e 350mila persone (più stranieri che italiani), in linea con il dato del 2017. Secondo un modello ormai consolidato, gli spostamenti di popolazione avvengono prevalentemente dalle Regioni del Mezzogiorno verso quelle del Nord e del Centro.

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