Gerusalemme: mons. Ricchiuti (Pax Christi), “la presenza dei cristiani palestinesi rischia di estinguersi nella terra di Gesù”

“Nell’indifferenza sembra consumarsi anche la sofferenza del popolo Palestinese”. Lo dice il vescovo Giovanni Ricchiuti, presidente nazionale di Pax Christi, che ricorda uno dei tanti ‘pellegrinaggi di giustizia’ del movimento in Terra Santa, nei giorni scorsi. “In quei giorni veniva restituito alla propria famiglia il corpo di un giovane palestinese morto in prigione sotto interrogatorio, ultimo di tante vittime di un quotidiano stillicidio”, racconta il presule. Che segnala come nel frattempo “iniziavano le demolizioni di dieci palazzine, costruite a Gerusalemme Est con regolare autorizzazione, in quanto troppo vicine al Muro di separazione che sta avanzando ogni giorno per chiudere la terra palestinese in un recinto militarizzato”. “Il muro avanza, la terra viene progressivamente colonizzata, gli abitanti costretti a lasciare o a restare sottomessi ed espropriati di beni e di diritti”, è la denuncia del presidente di Pax Christi Italia. Che evidenzia, inoltre, come “anche la presenza dei cristiani palestinesi, eredi della prima evangelizzazione, rischia di estinguersi nella terra di Gesù”. “Pax Christi Italia – conclude il vescovo Ricchiuti – unisce la sua voce a quella di quanti chiedono ‘pace per Gerusalemme’, per la nostra Italia, per la nostra Europa e per il mondo intero”.

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