Unione europea: p. Occhetta (La Civiltà Cattolica), “elezione Sassoli conferma centralità politica dell’Italia”

“Senza l’Europa non può esserci l’Italia. Certo, il cuore rimane Roma, i polmoni sono i territori, ma la nostra mente è Bruxelles, dove si approvano le leggi e le direttive”. Lo scrive padre Francesco Occhetta, scrittore de La Civiltà Cattolica, nel numero di agosto-settembre di Vita pastorale, anticipato al Sir. “L’elezione di David Sassoli a presidente del Parlamento europeo, che succede ad Antonio Tajani, conferma la centralità politica dell’Italia – segnala p. Occhetta -. È stato scelto non un leader solo al comando, ma un uomo politico con una biografia credibile, una formazione solida, un erede della tradizione riformatrice del cattolicesimo democratico”. Lo scrittore de La Civiltà Cattolica segnala, inoltre, che “alla Chiesa in Europa rimane un compito urgente: investire in formazione e partecipazione, sostenere chi si impegna, favorire cabine di regia per ‘europeizzare’ i temi politici nazionali, perché siano ispirati alla Dottrina sociale della Chiesa”. “In Italia basterebbe che ciascuna delle 26mila parrocchie aiutasse a ritrovare le radici culturali del sogno europeo degasperiano a partire da un dibattito”, è l’esempio di impegno proposto da p. Occhetta. La sua convinzione è che “davanti a noi si apre il tempo (spirituale) del pensare, fare e connettere”. “Vanno connesse le esperienze virtuose di buona amministrazione pubblica, le associazioni del Terzo settore, le community sull’etica ambientale e della rete, i progetti di economia sociale e imprenditoria solidale e così via”. Infine, un riferimento alla percentuale di astensione degli elettori italiani alle scorse elezioni europee (46%). “In molti si sentono orfani di un’appartenenza e di parole inclusive e democratiche”.

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