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(Strasburgo) La nona legislatura del Parlamento europeo è cominciata ufficialmente stamane alle 10, quando i 748 eurodeputati si sono seduti in emiciclo (vuoti i seggi di 3 deputati catalani, poiché la Spagna non li ha accreditati). Clima da primo giorno di scuola con selfie postati sui social, per il 61% di loro che hanno preso posto per la prima volta negli scranni; abbracci e baci per chi ha ritrovato colleghi lasciati a maggio. Un ricambio così radicale non era mai accaduto. Non si erano mai viste nemmeno tante donne: il 40% degli eletti sono donne (erano 36,6% nella passata legislatura). Tra i sette gruppi politici finora costituiti, il più “rosa” è quello dei Verdi (52,7%), seguito da Renew Europe che ha tra le sue fila il 46,3% di donne, Gue ne ha il 44,0%, i Socialdemocratici il 41,8%. Identità e democrazia ha il 39,7% di donne. I due gruppi meno rosa sono i popolari del Ppe che ne hanno solo il 33,5%, e i conservatori dell’Ecr che ne hanno il 32,3%. Nel gruppo “Non iscritti” ci sono il 30,9% di eurodeputate. Donna è l’eletto più giovane, Kira Marie Peter-Hansen (nella foto), socialista danese nel gruppo dei Verdi, che secondo la stampa danese ha scelto di sospendere gli studi in economia a Copenaghen, per assumere seriamente il proprio impegno europeo. Il più anziano è Silvio Berlusconi, classe 1936. La legislatura si apre con 7 gruppi politici, uno in meno che in quella passata, e 51 eletti al di fuori di ogni gruppo (come i Cinquestelle italiani). I partiti politici nazionali sono 219.