Migranti: Cremona, giovane ghanese suicida nella Casa dell’accoglienza. Don Pezzetti (Caritas), “sconforto per il suo malessere”

Tragedia, nella notte tra mercoledì e giovedì 18 luglio, nella Casa dell’accoglienza, a Cremona. Un giovane ghanese di vent’anni, da alcuni giorni in città in visita a un amico e temporaneamente ospitato presso la struttura della Caritas diocesana, si è tolto la vita. “Mercoledì sera – ricorda don Antonio Pezzetti, direttore di Caritas Cremonese – non stava bene e un amico lo ha accompagnato al pronto soccorso, dove era da subito emerso che si trattava di un malessere di tipo psichico. Intorno alle 23, mentre era ancora in attesa di eventuali ulteriori accertamenti sanitari, è andato via dall’ospedale. Nulla faceva presagire la tragedia”. Il corpo senza vita del giovane è stato rinvenuto all’alba di oggi nel vano scale della Casa dell’accoglienza da uno degli ospiti della struttura. Caritas Cremonese, assieme all’intera comunità diocesana, esprime la propria preghiera, rivolgendo un particolare pensiero anche alla sua famiglia, in Ghana. “Non era un nostro ospite – precisa ancora don Pezzetti – ma dispiace vedere come tanti ragazzi come lui che abbiamo nella nostra struttura si trovino in questa condizione di disagio psichico. Una situazione alla quale cerchiamo di far fronte in sinergia con il Centro psico-sociale di Cremona”.
Secondo il direttore di Caritas Cremonese, “questa tragedia suscita in noi e nei nostri ospiti un forte rammarico su come i viaggi della speranza verso un lavoro e una vita più dignitosa possano naufragare in situazioni di lunga attesa e con poche prospettive riguardo all’ottenimento dei documenti”. “Non possiamo tacere lo sconforto di fronte al nostro impegno e a quello dei sanitari che seguono questi ragazzi in depressione, senza che il loro stato di fragilità sia minimamente tenuto in conto nell’iter per l’ottenimento dei documenti”.

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