Vincent Lambert: Gambino (giurista), “l’aver accelerato la sua morte un atto di superbia della Francia”

foto SIR/Marco Calvarese

“È un momento di grande tristezza e di rispetto verso il dolore della famiglia di Vincent Lambert. Ma non si può tacere che questa vicenda ha avuto dei contorni giudiziari particolarmente cruciali”. Lo dice al Sir Alberto Gambino, giurista, presidente di Scienza & Vita e prorettore dell’Università europea di Roma, commentando la morte, stamattina di Vincent Lambert, dopo l’interruzione della sua alimentazione e idratazione. Ricordando la vicenda giudiziaria, Gambino sottolinea: “Da ultimo, c’è stato un intervento di un Comitato delle Nazioni Unite che aveva chiesto alla Francia di soprassedere rispetto all’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione. Davanti a questa richiesta che interviene, dopo che per dieci anni sono state portate avanti alimentazione e idratazione, francamente non averla accolta è sembrato, mi si passi l’espressione, un atto di superbia di uno Stato che non ritiene di dover sottostare a richieste di organismi internazionali, di cui la Francia peraltro fa parte ma che non rappresentano tuttavia la giurisdizione francese”. Per il presidente di Scienza & Vita, “si sarebbe potuta accogliere la richiesta del Comitato delle Nazione Unite, che, oltretutto, chiedeva una moratoria ai fini di un approfondimento, non dava una lettura definitiva alla vicenda. Solo al termine dell’approfondimento si sarebbe potuti arrivare a una decisione definitiva. Per questo, descrivo l’aver precipitato le cose come un atto di superbia”.

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