Sinodo sull’Amazzonia: Instrumentum laboris, corruzione “piaga morale” che “incide gravemente sulla vita dei popoli”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“La corruzione in Amazzonia incide gravemente sulla vita dei suoi popoli e territori”. È il bilancio politico dell’Insrtrumentum laboris sull’Amazzonia, in cui si spiega che nel polmone del nostro pianeta “ci sono almeno due tipi di corruzione: quella che esiste al di fuori della legge e quella che è protetta da una legislazione che tradisce il bene comune”. Negli ultimi decenni, “l’investimento nello sfruttamento delle ricchezze dell’Amazzonia da parte delle grandi imprese ha subito un’accelerazione”, l’analisi del testo: “Molte di loro perseguono il profitto a tutti i costi, indipendentemente dal danno socio-ambientale che provocano. I governi che autorizzano tali pratiche, che hanno bisogno di valuta estera per promuovere le loro politiche pubbliche, non sempre adempiono al loro dovere di proteggere l’ambiente e i diritti delle loro popolazioni. La corruzione raggiunge così le autorità politiche, giudiziarie, legislative, sociali, ecclesiali e religiose che ricevono benefici per consentire a queste società di operare”. “Ci sono casi in cui grandi aziende e governi hanno organizzato sistemi di corruzione”, la sottolineatura del testo: “Vediamo persone che hanno ricoperto cariche pubbliche e che ora sono sotto processo, in prigione o si sono dati alla fuga”. “Si crea così una cultura che avvelena lo Stato e le sue istituzioni, permeando tutti gli strati sociali, comprese le comunità indigene”, il grido d’allarme riguardo a quella che è definita “una vera e propria piaga morale”, a causa della quale “si perde la fiducia nelle istituzioni e nei suoi rappresentanti, il che scredita totalmente la politica e le organizzazioni sociali. I popoli amazzonici non sono estranei alla corruzione e ne diventano le principali vittime”.

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