Papa a Camerino: Angelus, “vicinanza” ai migranti. “Preoccupazione” per “tensioni nel Golfo persico”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Ieri, a Pozzomaggiore, in Sardegna, è stata proclamata Beata Edvige Carboni, una semplice donna del popolo che nell’umile quotidianità abbracciò la Croce, dando testimonianza di fede e di carità”. Lo ha detto ieri il Papa a Camerino, prima di recitare l’Angelus con i fedeli in piazza Cavour. “Rendiamo grazie per questa fedele discepola di Cristo, che ha speso tutta la sua vita al servizio di Dio e del prossimo”, ha proseguito chiedendo un applauso alla nuova beata. Poi il riferimento alla Giornata Mondiale che l’Onu dedica a loro: “Questa ricorrenza invita tutti alla solidarietà con gli uomini, le donne e i bambini in fuga da guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti fondamentali”. “Le nostre comunità ecclesiali e civili siano loro vicine e attente alle loro necessità e alle loro sofferenze”, l’appello. “Seguo inoltre con preoccupazione l’accrescersi delle tensioni nel Golfo Persico”, ha proseguito Francesco lanciando un secondo appello: “Invito tutti a far uso degli strumenti della diplomazia per risolvere i complessi problemi dei conflitti in Medio Oriente. Rinnovo anche alla comunità internazionale un accorato appello ad impegnare ogni possibile sforzo per favorire il dialogo e la pace”. Infine un “sentito ringraziamento a quanti – istituzioni, enti, associazioni e singole persone – hanno lavorato per questa mia breve ma intensa visita, collaborando generosamente con l’arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche”. “Desidero inviare un saluto speciale e un incoraggiamento agli abitanti di San Severino Marche, che saluterò dall’alto sorvolando in elicottero la loro città”, ha detto il Papa: “Cari fratelli e sorelle, possiate camminare uniti e gioiosi nella via della fede, della speranza e della carità, fedeli alle numerose testimonianze di santità di cui è ricca la vostra terra. Penso, fra gli altri, a San Venanzio, San Severino, Sant’Ansovino, San Nicola da Tolentino, San Pacifico, e alla Beata Battista Varano. Penso altresì alle numerose figure di ‘santi della porta accanto’ non beatificati o canonizzati, ma che hanno sostenuto e trasformato famiglie e comunità con la forza della loro vita cristiana”. “Affido l’intera comunità diocesana alla Vergine Santa, che venerate in numerosi Santuari e che invocate specialmente con il titolo di Santa Maria in Via”, il congedo del Santo Padre, che prima del pranzo con i vescovi ha fatto una breve sosta proprio davanti alla chiesa che a Camerino ne porta il nome, e il cui simbolo dopo il terremoto è diventato il campanile mozzato. Nel pomeriggio, il Papa ha salutato i bambini della Prima Comunione dell’arcidiocesi, dialogando con loro presso la Palestra del Centro Sportivo dell’Università di Camerino, prima del rientro in elicottero in Vaticano.

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