Commissione Ue: innovazione, Giappone e Corea del Sud corrono. Cina recupera terreno sull’Europa

(Bruxelles) “Innovazione significa crescita e occupazione per il futuro. Sono lieto di constatare i progressi generali nell’Ue. Tuttavia, per proseguire nella corsa mondiale, sia l’Unione che i nostri Stati membri devono continuare a investire e sviluppare le giuste politiche per favorire l’innovazione”. Carlos Moedas, commissario per la ricerca, la scienza e l’innovazione, commenta il Quadro europeo di valutazione dell’innovazione 2019 presentato oggi a Bruxelles. Corina Crețu, commissaria per la politica regionale, aggiunge: “I fondi della politica di coesione dell’Ue sono uno dei principali motori dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile. Le start-up e le piccole imprese contribuiscono a creare nuovi modelli commerciali nel settore digitale o verde. Tuttavia, anche nei Paesi con economie meno forti possono crescere poli di innovazione, e questa realtà ci aiuta a sostenere l’innovazione negli ecosistemi regionali, anche nelle regioni meno sviluppate”. Sulla base dei punteggi ottenuti, i Paesi Ue si suddividono in quattro gruppi di prestazioni: i leader dell’innovazione, gli innovatori forti, gli innovatori moderati e gli innovatori modesti. “La Svezia – asserisce la Commissione – è il leader dell’innovazione nell’Ue nel 2019, seguita da Finlandia, Danimarca e Paesi Bassi”.
Il Regno Unito e il Lussemburgo sono scesi dal rango più alto di “leader dell’innovazione” al gruppo degli “innovatori forti”, mentre l’Estonia entra a far parte di questo gruppo per la prima volta. A livello mondiale l’Ue “ha superato gli Stati Uniti”. Il vantaggio europeo rispetto a Brasile, India, Russia e Sud Africa “rimane considerevole”. La Cina sta invece “recuperando tre volte più velocemente del tasso di innovazione nell’Ue”. Rispetto al Giappone e alla Corea del Sud, l’Ue ha perso terreno.

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