Edvige Carboni: card. Becciu, “solida comunione con Dio nella vita ordinaria, è modello per le donne di oggi”

“Una vita ordinaria, esternamente uguale a quella di tanti laici, ma straordinaria quanto a intimità con Dio, all’unione con Lui, fino a pervenire all’identificazione con Gesù, all’unione perfetta e trasformante in Lui, sposo delle anime”. Così il prefetto della Congregazione per le cause dei santi, il card. Giovanni Angelo Becciu, nell’omelia della messa che ha pronunciato questa mattina a Pozzomaggiore (Sassari), nell’ippodromo comunale, ha definito la vita di Edvige Carboni, durante la messa di beatificazione. Il porporato ha indicato “il riconoscimento della santità di vita di una figlia di questa terra” come “un grande motivo di orgoglio, ma è anche la dimostrazione delle profonde radici cristiane, che hanno da sempre ispirato i più alti valori umani della nostra gente”. Nelle parole del card. Becciu la missione della Chiesa che è in Sardegna, cioè “servire la rinascita delle nostre città e dei nostri paesi, mobilitando le energie che il Signore costantemente le rinnova, per una instancabile operosità a servizio del bene, specialmente di quanti stanno ai margini della società”. Missione condotta da Edvige Carboni, “mossa da una incessante carità verso gli altri, soprattutto i più deboli e indifesi”. “Amica dei poveri e degli emarginati, aveva parole di consolazione per tutti”. Il prefetto della Congregazione vaticana ha ricordato anche come “durante la permanenza a Roma era solita inviare pacchi-dono alle famiglie indigenti del proprio paese”. “Non c’era categoria di bisognosi esclusa dal suo cuore e dalle sue espressioni caritative”. Poi, l’attenzione ai due punti forti della sua vita cristiana: la costante contemplazione del Signore Crocifisso e l’adorazione dell’Eucaristia. “La contemplazione dell’Amore Crocifisso è per Edvige sorgente di vita”. Infine, il cardinale ha indicato Edvige Carboni come “un valido riferimento per le donne di oggi, di ogni età e di ogni estrazione sociale”. “La sua semplice e profonda esperienza spirituale, contrassegnata da carità senza limiti, umiltà smisurata e preghiera incessante, è un modello ancora attuale – ha spiegato il prefetto -, perché dimostra che anche in una vita semplice e ordinaria è possibile sperimentare una solida comunione con Dio e un apostolato caratterizzato dalla passione per l’umanità ferita e disagiata”.

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