Fine vita: Corte europea respinge richiesta genitori Vincent Lambert

“La Corte ha deciso di respingere la richiesta di misure provvisorie che le è stata presentata, vale a dire di sospendere l’esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato del 24 aprile 2019 e vieta l’uscita dal territorio per Vincent Lambert”. È di oggi la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo che si è pronunciata sul caso del 42enne rimasto tetraplegico a seguito di un incidente nel 2008. La Corte ha ribadito quanto già aveva sentenziato la Grand Chambre il 5 giugno 2015: “Non ci sarà violazione dell’articolo 2 della Convenzione” se verrà attuata la decisione del Consiglio di Stato del 24 giugno 2014, che autorizza la sospensione del cibo e l’idratazione artificiale di Vincent Lambert, in quanto dichiarato da una perizia in “stato vegetativo irreversibile”. Complessa la vicenda giuridica legata al caso Lambert in questi dieci anni. La sentenza di oggi risponde alla (ennesima) decisione dei medici del 9 aprile 2018 di interrompere la nutrizione e l’idratazione artificiale avviando un trattamento di sedazione profonda e continua. “Diversi membri della famiglia di Vincent Lambert” si erano rivolti prima al tribunale di Châlons-en-Champagne per fermare l’esecuzione di questa decisione; ma il 31 gennaio scorso il tribunale ha respinto la domanda. Quindi i familiari di Lambert hanno fatto appello al Consiglio di Stato, che il 24 aprile 2019 ha respinto la richiesta; del 23 aprile 2019 il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo per ottenere un “provvedimento provvisorio” per sospendere la decisione dei medici e sollevare il divieto di lasciare il territorio per Vincent Lambert. Ora i genitori attendono il responso del Comitato internazionale per la protezione dei diritti delle persone con disabilità (Uncrpd), nella speranza di riuscire a impedire vengano staccate le macchine al figlio.

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