San Francesco e il Sultano: mons. Accrocca (Benevento), “è ancora questa la profezia per il futuro”

“Quella partenza, che all’umana ragione può apparire sconsiderata, ha prodotto un ‘incontro’ la cui lezione appare ancora capace di far meditare”. Lo scrive mons. Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento e docente alla Pontificia Università Gregoriana, nel libro “Francesco ieri e oggi. Vita e attualità del Santo di Assisi”, edizioni Libreria Editrice Vaticana, a proposito dell’occasione delle celebrazioni dell’VIII centenario dell’incontro tra san Francesco d’Assisi e il Sultano Al-Malik Al-Kamil. L’autore evidenzia come i due personaggi, “sotto alcuni aspetti tanto diversi tra loro ma allo stesso tempo sorprendentemente vicini”, “seppero ascoltarsi, facendo sì che per un breve frammento di tempo le spade venissero riposte nel fodero”. Anche se nessuno dei due abdicò alla propria fede, quella diversità non impedì l’incontro “né fu negata la possibilità di un confronto”. L’incontro del Poverello di assisi con il Sultano “rivela straordinaria umanità, capacità di ascolto, comprensione e misericordia da parte di entrambi i protagonisti”. “A distanza di otto secoli da quei fatti – scrive mons. Accrocca -, dobbiamo riconoscere che è ancora questa la profezia per il futuro, una profezia alla quale sono chiamati, in primo luogo, tutti i figli di Abramo – ebrei, cristiani e musulmani – e tutti i credenti in Dio”. Si tratta di “una via che rifugge dall’irenismo a buon mercato e chiede rispetto reciproco, accoglienza, conoscenza dell’altro; una via che ricerca la verità attraverso il confronto e il dialogo, aborrendo ogni forma di violenza”.

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