Quaresima: mons. Mansi (Andria), “chiediamoci: la mia vita cristiana è solo apparenza o è solida e reale?”

“In questo tempo di Quaresima chiediamoci: Com’è la mia vita cristiana? È vera o falsa? È solo apparenza o parte e raggiunge in maniera piena il mio cuore? È solida e consistente oppure superficiale, solo esteriore e approssimativa?”. Queste le domande che mons. Luigi Mansi, vescovo di Andria, rivolge ai fedeli della sua diocesi nel messaggio di Quaresima 2019. Mons. Mansi invita a fare “ogni giorno, continuamente, un serio esame di coscienza” e domandarsi “se noi compiamo le opere della fede davanti agli uomini, cioè per apparire, far bella figura, ricevere approvazione e consensi, oppure perché ci crediamo veramente”. “Le parole di Gesù – ricorda – sono inequivocabili: state attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli”. Nell’ambito della carità “non dobbiamo mai cessare, sia in quanto cristiani che poi in quanto ministri ordinati, di imparare a fare il bene per la sola gioia di fare il bene, e non perché qualcuno ci deve notare e ci deve dire ‘bravo’ o ‘grazie’, o peggio ancora ci deve ‘promuovere’”. Mons. Mansi invita i fedeli a fare, in Quaresima, “una seria verifica della vita di preghiera innanzitutto a livello personale, ma poi anche comunitario ed ecclesiale nel suo insieme”. Per quanto riguarda, poi, il digiuno, il vescovo di Andria rammenta che esso “ci aiuta a ricordarci meglio che cosa è veramente necessario e che cosa è assolutamente un di più che perciò non deve mai diventare tanto importante da farci perdere di vista le cose essenziali”. “Parlare di digiuno – aggiunge – vuol dire provare a far verifica ed eventualmente riscrivere, ciascuno per sé e poi anche come comunità, l’elenco ordinato delle cose importanti, mettendo ai primi posti ciò che veramente merita i primi posti, e poi, via via, tutto il resto. E se c’è da correggere qualcosa, anche con scelte eventualmente coraggiose e dolorose, questo è il tempo per farlo e per farlo bene, ‘nel segreto’ come dice Gesù e in profondità, ci permettiamo di aggiungere noi”.

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