Diocesi: Prato, morto stanotte mons. Milesi, sacerdote simbolo dell’impegno sociale

È morto nella notte mons. Pierluigi Milesi, uno dei sacerdoti più conosciuti e apprezzati della diocesi di Prato. Il 21 marzo avrebbe compiuto 78 anni ed è deceduto all’Hospice in piazza del Collegio dove era ricoverato da una decina di giorni perché affetto da un male incurabile arrivato all’ultimo stadio.
Mons. Milesi è stato la guida spirituale dei lavoratori cristiani di Prato e un punto di riferimento per i laici impegnati nel sociale. “Possiamo dire che sia stato il sacerdote che più di tutti ha incarnato l’attività pastorale che la Chiesa pratese ha messo in campo per accompagnare la vita cristiana di una tra le città più industriose d’Italia”, si legge in una nota della diocesi. Di lui si ricordano decine e decine di messe celebrate nelle aziende per la cosiddetta “Pasqua nelle fabbriche”, le lunghe e profonde riflessioni sul significato del lavoro per l’uomo, e la grande disponibilità al servizio.
Nato a Dalmine di Bergamo, Pierluigi Milesi arriva nel Seminario di Prato negli anni Sessanta poco più che ventenne. Alle spalle aveva una esperienza lavorativa nella grande azienda di tubi d’acciaio che porta il nome del suo paese d’origine. In quegli anni Prato era in forte espansione e aveva bisogno di sacerdoti per coprire le nuove parrocchie che si stavano costruendo. L’allora vescovo Pietro Fiordelli chiamò molti giovani del nord Italia desiderosi di iniziare il cammino sacerdotale. Milesi fu ordinato 50 anni fa insieme a Guglielmo Pozzi, Angelo Rancati, Carlo Rocchetta e Ernesto Moro.
Fiordelli lo nominò “cappellano del lavoro” e così divenne il punto di riferimento di Azione Cattolica, di Acli e del Mcl, di cui è stato assistente regionale. Per un certo periodo ha vissuto a Roma come assistente nazionale del Movimento cristiano lavoratori di Ac. Per tanti anni è stato direttore diocesano dell’Ufficio della pastorale sociale e del lavoro, incarico che ha ricoperto anche a livello regionale. Milesi è stato un instancabile animatore di iniziative, incontri e convegni. I cristiani impegnati in politica hanno sempre potuto contare su di lui per uno scambio e una riflessione sulla dottrina sociale della Chiesa, di cui era un profondo conoscitore.
Nel 1996 ha assunto l’incarico di parroco a Chiesanuova, dove è rimasto per dieci anni, sempre continuando ad impegnarsi della pastorale sociale come vicario episcopale. Negli ultimi anni è stato parroco in centro a San Domenico insieme al canonico Luigi Provenzi. È stato alla parrocchia dello Spirito Santo e dagli anni ’70 fino a oggi ha ricoperto l’incarico di parroco di Fossato, piccolo paese di montagna al confine con le diocesi di Pistoia e Bologna.

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