Venezuela: vescovi Colombia, “aprire canali umanitari per portare aiuto alla popolazione”

È necessaria “l’apertura di canali umanitari, che permettano di portare un concreto aiuto ai bisogni dei nostri fratelli”. Lo scrive la Conferenza episcopale colombiana (Cec), in una lettera aperta ai vescovi e al popolo venezuelano, nella quale viene espressa vicinanza alla comunità e alla Chiesa del Paese confinante. Prosegue il testo, firmato dal presidente, mons. Óscar Urbina Ortega, dal vicepresidente, mons. Ricardo Tobón Restrepo, e dal segretario generale, mons. Elkin Fernando Álvarez Botero: “Seguiamo con somma preoccupazione le diverse situazioni che sta passando la nostra nazione sorella del Venezuela. Ci addolorano profondamente la crisi umanitaria e le molte difficoltà che tutti stanno passando, perfino per reperire ciò che è elementare e necessario per la sussistenza, come gli alimenti, le medicine, i servizi pubblici”. Il comunicato cita, poi, come elementi di grande preoccupazione, “l’incertezza, la repressione, la violazione dei diritti umani e le ingiustizie che soffrono molti fratelli”, soprattutto dei più deboli. I vescovi colombiani scrivono di pregare senza sosta “perché si arrivi a una soluzione giusta e pacifica, che permetta di uscire dalla crisi”. La nota ricorda il soccorso e la solidarietà assicurati finora dalla Chiesa colombiana, e prosegue: “Continueremo ad aiutare per quello che possiamo e a promuovere la cooperazione di altre persone e istituzioni”.

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