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Economia: previsioni Ue. Germania in calo, bene Grecia e Polonia. “Brexit rimane una fonte di incertezza”

(Bruxelles) “L’economia europea dovrebbe continuare a beneficiare del miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro, di condizioni di finanziamento favorevoli e di una politica di bilancio leggermente espansiva”, si legge nelle Previsioni economiche d’inverno diffuse oggi a Bruxelles. “Tra gli Stati membri più grandi, le revisioni al ribasso della crescita nel 2019 sono state consistenti per la Germania, l’Italia e i Paesi Bassi”. Molti Stati membri “continuano a beneficiare di una forte domanda interna, anche sostenuta dai fondi dell’Ue”. I dati Stato per Stato del Pil, rispettivamente nel 2019 e 2020: Germania 1,1% e 1,7%; Italia 0,2 e 0,8 (unico Paese con una crescita inferiore all’1%); Grecia 2,2 e 2,3; Spagna 2,1 e 1,9; Francia 1,3 e 1,5; Malta 5,2 e 4,6; Slovacchia 4,1 e 3,5; Ungheria 3,4 e 2,6; Polonia 3,5 e 3,2; Romania 3,8 e 3,6; Regno Unito 1,3 e ancora 1,3. La Commissione osserva: “Le prospettive economiche sono caratterizzate da un elevato livello di incertezza e le proiezioni sono soggette al rischio di revisione al ribasso. Le tensioni commerciali, che pesavano sul clima da un po’ di tempo, si sono in qualche misura affievolite ma continuano a destare preoccupazione. L’economia cinese potrebbe rallentare in modo più netto del previsto”. Inoltre “per l’Ue il processo della Brexit rimane una fonte di incertezza”.

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