Parlamento Ue: diritti dei bambini nell’era digitale. Stop a matrimoni forzati, violenza corporale e psicologica. Cura dei minori con disabilità

(Strasburgo) Una risoluzione che si esprime su una serie di sfide con cui sono confrontati bambini e giovani è stata approvata oggi a stragrande maggioranza nell’aula del Parlamento. Condanna di ogni forma di violenza contro i bambini (matrimoni forzati, mutilazioni genitali femminili, tratta e violenza psicologica…), invito ai Paesi Ue perché elaborino strategie nazionali per eliminare la violenza sessuale e gli abusi sui minori, online e offline, e normative che vietino e sanzionino le punizioni corporali nei confronti dei minori sono alcune delle indicazioni contenute. Minori migranti non accompagnati, apolidi, minori con disabilità, figli di genitori Lgbti o detenuti e i figli dei cosiddetti ‘foreign fighter’ sono particolarmente a rischio di discriminazioni e quindi vanno protetti con “un approccio personalizzato”, indica la risoluzione. Quanto ai figli di foreign fighter detenuti nel nord est della Siria, si chiede che i Paesi Ue rimpatrino tutti i minori europei. I bambini possono avere un ruolo chiave, sottolinea ancora la risoluzione, “nell’influenzare l’agenda politica europea”, come con le proteste contro il cambiamento climatico.
In emiciclo stamane si è discusso anche delle priorità per il prossimo Consiglio europeo (riunione dei capi di Stato e di governo) di dicembre: dai leader dei gruppi politici la richiesta di “progressi immediati sui negoziati per quadro finanziario pluriennale 2021-2027” che garantiscano “prosperità ai cittadini dell’Ue, leadership sui cambiamenti climatici, innovazione e politiche di transizione”.

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