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Bce: il saluto a Mario Draghi. Mattarella, “al servizio di una Ue solida e inclusiva”. Macron, “degno erede dei padri fondatori”

(Foto di Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

È stato presidente della Banca centrale europea negli anni difficili della recessione e del post-crisi e ora la lascia “in buone mani”, quelle di Christine Lagarde. Mario Draghi si è espresso così alla odierna cerimonia, svoltasi nella sede di Francoforte, per l’addio al ruolo di governatore della Bce. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto all’evento, ha affermato che Draghi “in questi otto anni è stato autorevolmente al servizio di una Europa più solida e inclusiva, interpretando la difesa della moneta unica come una battaglia da condurre con determinazione contro le forze che ne volevano la dissoluzione”. Per Mattarella il sistema economico e monetario Ue è oggi più solido che in passato, quando era stata addirittura paventata la possibilità “di una dissoluzione dell’eurosistema”. Mattarella, guardando poi al futuro dell’integrazione, ha sottolineato: “Completare il ‘cantiere europeo’ diviene – nell’attuale contesto – necessità esistenziale se l’Unione intende concretamente divenire attore globale”. Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che Draghi è “un degno erede dei padri fondatori dell’Europa”. Altro riconoscimento è venuto dalla cancelliera tedesca Angela Merkel: “La tua leadership è stata cruciale per il contributo alla stabilità dell’Eurozona”. Dal canto suo Lagarde, che entrerà in carica il 1° novembre, ha ringraziato il predecessore: “Ciò che hai fatto è stato un profondo impegno a favore dei cittadini europei”.

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