Manovra: Uecoop, “almeno 100mila lavoratori sfruttati, bene scure su false cooperative”

“In Italia almeno centomila lavoratori sono sfruttati da false cooperative che commettono irregolarità o violazioni delle norme in materia di lavoro, fisco o rispetto dei contratti”. Lo afferma l’Unione europea delle cooperative (Uecoop) in relazione alla norma inserita nell’ultima manovra finanziaria del Governo che punta a tutelare i soci lavoratori delle cooperative e a contrastare l’evasione fiscale e contributiva. “Si tratta del cosiddetto ‘reverse charge’. In pratica – spiega Uecoop – negli appalti dei settori che fanno ampio uso di manodopera si applicherà l’inversione contabile dell’Iva e degli oneri fiscali a carico dei lavoratori che saranno trattenuti e versati direttamente allo Stato dal committente invece che dal vincitore dell’appalto”. “Una misura quindi a costo zero per le casse pubbliche e di facile applicazione, già esaminata come tema prioritario al Tavolo di lavoro sulle cooperative insediatosi al ministero dello Sviluppo economico ancor prima dell’avvio dei lavori preliminari della finanziaria e che ha visto la partecipazione di Uecoop con proposte e sollecitazioni”, prosegue la nota. “Le proposte introdotte nella manovra – afferma Gherardo Colombo, presidente di Uecoop – rispondono efficacemente alla necessità di contrastare le attività delle cooperative e delle imprese che falsano il mercato degli appalti e risparmiano sui costi a scapito dei lavoratori”. “Per questo l’Unione europea delle cooperative intende continuare ad essere partner attivo nei controlli disposti dalle Autorità di vigilanza per smascherare chi utilizza impropriamente il modello cooperativo, anche a salvaguardia di chi quotidianamente rispetta le regole e con esse la dignità delle persone nelle importanti attività che la cooperazione svolge in ogni area del Paese”. “Il modello cooperativo – conclude Uecoop – rappresenta nel nostro Paese una spinta importante per l’economia grazie a una rete di oltre 80mila realtà, dalla logistica ai servizi, dall’edilizia al sociale, che garantiscono occupazione a più di 1,2 milioni di persone”.

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