Cottolengo: Torino, presentato il bilancio sociale della Piccola Casa della Divina Provvidenza

Annunciare il Vangelo della carità attraverso la cura del prossimo. È il traguardo raggiunto dalla Piccola Casa della Divina Provvidenza (il Cottolengo) di Torino che ha presentato il suo Bilancio sociale 2018. “Il nostro scopo ‘non è il pareggio di bilancio’ che, per la missione carismatica che ci è stata data, probabilmente non sarà mai completamente raggiunto, ma annunciare il Vangelo della carità”, ha spiegato padre Carmine Arice (padre generale della Casa) che ha quindi sottolineato come l’attenzione principale del Cottolengo sia rivolta ai poveri e agli indigenti. Il bilancio sociale indica, per esempio, la presenza di 1.465 ospiti nelle case di assistenza di cui 567 indicati come “storici”. Accanto a queste persone, il Cottolengo ha fornito 3.502 prestazioni sanitarie gratuite per i senza fissa dimora e ambulatoriali per 1.263 utenti, oltre che ristrutturato sedi operative in Piemonte ma anche a Firenze e Pisa.
Attualmente l’organizzazione del Cottolengo prevede oltre all’ospedale tradizionale anche 28 case di assistenza, i 30 servizi e le 14 scuole. Due gli obiettivi: l’evangelizzazione da un lato e la “cura verso tutti” dall’altro. Tutti intesi in particolare come bambini, adolescenti, adulti, anziani autosufficienti e non, malati, persone con disabilità, e giovani in formazione, famiglie, operatori religiosi/e laici. Fra le varie attività anche una serie di servizi completamente a carico dalla Piccola Casa fra cui la “Casa Miriam” (un servizio residenziale per donne in difficoltà), il Servizio di accoglienza per i familiari di malati ricoverati negli ospedali torinesi, un Servizio mensa per 300 pasti giornalieri con annessi altri servizi come docce, distribuzione di vestiario, calzature, un “Centro ascolto” effettuato da professionisti e da volontari.

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