Minori stranieri non accompagnati: Salesiani per il sociale, si avvia alla conclusione il progetto “M’interesso di te”

Giovedì 31 gennaio, a Roma, si terrà il seminario finale del progetto “M’interesso di te”, progetto di Salesiani per il sociale pensato per contenere il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati che sono fuori dai circuiti dell’accoglienza, ricostruendo un rapporto di fiducia con questi ragazzi, condividendo i loro bisogni e tentando di reinserirli in percorsi di assistenza e integrazione. Le attività, sostenute grazie al fondo beneficenza di “Intesa San Paolo”, si sono svolte a Torino, Napoli e Catania, nei quartieri limitrofi alle grandi stazioni. Il progetto “M’interesso di te” ha sostenuto il lavoro della rete composta da educatori di strada, psicologi e volontari che hanno garantito subito a ciascun ragazzo intercettato, sostegno e protezione. In una seconda fase, questa rete ha offerto ai ragazzi intercettati la possibilità di seguire un corso di lingua italiana, di ricevere assistenza legale per l’iter di riconoscimento, di acquisire competenze professionali e inserirsi nel mondo del lavoro. “M’interesso di te”: “Nel titolo di questo progetto è contenuta la mission che ci caratterizza come Salesiani per il sociale – si legge in una nota -, prendersi cura, interessarsi agli ‘ultimi’, specie i giovani”. Nello specifico di questo progetto “si tratta – dice don Giovanni D’Andrea, presidente di Salesiani per il sociale – degli ‘ultimi degli ultimi’ i cosiddetti invisibili, i Msna censiti al loro arrivo in Italia ma non nel circuito di protezione e accoglienza. Siamo certi che non abbiamo fatto una grande azione e nello stesso tempo consapevoli di dare il nostro contributo nel provare a dare risposta a questo bisogno”.
“L’amore per i ragazzi soprattutto i più poveri, ha spinto don Bosco quasi alla temerarietà. Tutti, in Italia e all’estero, conoscevano lo zelo di questo prete piemontese per i ‘suoi’ ragazzi – dice don Carmine Ciavarella, coordinatore nazionale dell’ufficio Emarginazione e disagio -. Nel giorno della sua festa liturgica, vogliamo accendere un riflettore su coloro che sono, ad oggi, i ragazzi più poveri, quelli che per i quali don Bosco non avrebbe esitato a bussare a tutte le porte; vogliamo anche presentare anche un esempio della prassi salesiana per i Msna. Il seminario sarà dunque l’opportunità per conoscere il bene che si cerca di realizzare per questi ragazzi di don Bosco”.

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