Guatemala: la Corte Costituzionale annulla espulsione della Cicig decisa da Morales. Atteso comunicato dei vescovi

Rischia di degenerare in Guatemala la situazione politica e istituzionale. Ieri la Corte Costituzionale, come già aveva fatto in precedenti occasioni, ha salvaguardato l’operato della Commissione internazionale contro l’impunità in Guatemala (Cicig), annullando la decisione del presidente Jimmy Morales di espellere la Commissione, che anche ieri ha ricevuto l’appoggio delle Nazioni Unite per proseguire i suoi lavori. Il pomeriggio e la serata di ieri, nella notte italiana, sono state caratterizzate da un succedersi di eventi e di voci inquietanti. La Corte suprema di giustizia (Csj), il massimo organo della Magistratura del Paese, ha dato il via libera all’accusa presentata dall’Associazione dignitari della nazione (Adn), contro tre componenti della Corte Costituzionale. In pratica, si teme che il Governo e la Magistratura a lui fedele stiano per smantellare la Corte Costituzionale, diventata “scomoda”. Oggi sono in programma manifestazioni. Per tutta la giornata di ieri è stato annunciato un pronunciamento ufficiale della Conferenza episcopale guatemalteca (Ceg), alla fine rinviato probabilmente a oggi. Fonti Sir esprimono grande preoccupazione e c’è chi ipotizza di trovarsi di fronte a un “colpo di Stato tecnico”, simile a quello del 1993, quando era presidente Jorge Antonio Serrano Elías.

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