Settimanali diocesani: Ucsi Emilia-Romagna, solidarietà a due dipendenti licenziate da Vita Nuova di Parma

La sezione Emilia-Romagna dell’Unione cattolica stampa italiana “esprime piena solidarietà alle due dipendenti del settimanale Vita Nuova, licenziate dalla diocesi di Parma, editrice della testata”. Ucsi “non entra nel merito della decisione della diocesi di ristrutturare la redazione di Vita Nuova, mantenendo solo due dei quattro dipendenti, ma, nel ribadire l’importanza per la Chiesa di poter disporre di propri mezzi di comunicazione, rileva come ci sia modo e modo di interrompere un rapporto di lavoro e come in particolare non si possa prescindere dalla dignità dei lavoratori, nel caso specifico di due lavoratrici”. I mezzi di comunicazione della Chiesa, infatti, “per la natura del messaggio che sono chiamati a diffondere, non possono rispondere esclusivamente a logiche di natura economica, ma vanno inseriti in un contesto più ampio di azione pastorale”. Il comunicato di Ucsi Emilia-Romagna cita il presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, che, “alcuni anni fa proprio a Parma, ha ricordato che le parole di Gesù ‘chi lavora ha diritto al suo nutrimento’ (Mt. 10,10) non vogliono dire soltanto ‘dare un giusto salario ma significano soprattutto riconoscere, nella sua totalità, la dignità umana di quel lavoratore, che prima di essere un lavoratore è un essere umano e che attraverso il lavoro può santificare la sua vita’”.
“Questa attenzione per l’essere umano – prosegue la nota – pare essere mancata nella vicenda che riguarda le due dipendenti del settimanale diocesano di Parma, mandate via da un giorno all’altro. Per questo auspichiamo che la diocesi possa ripensare alla scelta di licenziare, salvaguardando invece tutti i posti di lavoro”.

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