Senegal: mons. Ndiaye (Dakar), “vogliamo scrivere una lettera pastorale sulle emigrazioni”

“Il dialogo interreligioso è molto importante ed è una lunga tradizione il modo in cui l’islam e il cristianesimo cooperano in termini di accettazione e collaborazione”. Lo dice al Sir mons. Benjamin Ndiaye, che sottolinea l’importanza dell’appello di Papa Francesco ad andare nelle periferie per incontrare le persone. Il vescovo di Dakar denuncia il limite dei mezzi economici che impediscono di realizzare nuove chiese, fondare delle parrocchie per essere più vicini alle persone sul territorio: “Da questo punto di vista siamo ancora una Chiesa molto povera che spesso non ha i mezzi per le proprie ambizioni”. Il presule incoraggia a dire “sì alla vita in contrasto con aborti, omicidi di bambini, omicidi rituali e violenza omicida”, invitando nel contempo i politici senegalesi a preoccuparsi di più della difficile situazione della popolazione, impegnandosi per un vero cambiamento di mentalità e comportamento che promuova sicurezza, equilibrio di opportunità e giustizia. Quello dell’emigrazione viene descritto da mons. Ndiaye come un fenomeno generale in Africa, ma, sottolinea: “è qui a livello locale che dobbiamo cambiare le condizioni dei nostri Paesi. Ci stiamo lavorando, la Chiesa fa della sensibilizzazione. Vogliamo anche scrivere una lettera pastorale sulle emigrazioni, per invitare a una migliore presa in carico di questi temi che sono importanti per l’avvenire dei nostri giovani”.

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