Diocesi: mons. Spina (Ancona-Osimo), “la vacanza alimenti la gioia di un autentico incontro con se stessi, con gli altri, con Dio”

(da Ancona) Un benvenuto speciale nella terra marchigiana “ricca di bellezze naturali, con le colline, i monti, il mare” che “vi accoglie perché possiate vivere una serena vacanza che doni riposo fisico e mentale, che promuova e alimenti la gioia di un autentico incontro con se stessi, con gli altri, con Dio”. Sono le parole mons. Angelo Spina, arcivescovo di Ancona-Osimo, nel messaggio augurale rivolto ai turisti che, da sempre, scelgono la riviera del Conero come mèta di villeggiatura estiva. “Lungo il corso del tempo – prosegue Spina -, la mano dell’uomo ha saputo costruire, con arte impareggiabile, bellezze artistiche ed architettoniche tessendo storia, cultura e tradizioni in una sapiente armonia. La nostra Chiesa locale, aperta e solidale, radicata in una storia spirituale e di fede che ha consegnato al tempo chiese meravigliose, piccole e grandi, luoghi per pregare, per recuperare la dimensione dello spirito e della meraviglia, vi ospita con grande gioia”. Quindi, da parte dell’arcivescovo, un saluto premuroso anche a nome “delle comunità parrocchiali che, in questo tempo d’estate, vivono momenti celebrativi e feste religiose così diffuse nel territorio che avvolgono e coinvolgono, aprendo alla misericordia di Dio”. Nel suo pensiero, più di un rimando a quella custodia del Creato a cui Papa Francesco ci richiama: “Le vacanze ci portano a godere lo spettacolo del mare, lo spettacolo dei prati, dei boschi, delle vette protese verso il cielo, da cui sale spontaneo nell’animo il desiderio di lodare Dio per le meraviglie delle sue opere e la nostra ammirazione per queste bellezze naturali si trasforma facilmente in preghiera e ci si sente rigenerati e riappacificati”. Nella ‘parentesi’ vacanziera, dunque, “tempo utile e fruttuoso di cordialità e di amicizia”, anche la dimensione spirituale può trovare posto. Se è vero infatti che “le molteplici opportunità di relazione e di informazione che offre la società moderna rischiano talora di togliere spazio al raccoglimento”, è altrettanto reale il fatto che, conclude l’arcivescovo, “solo nel silenzio l’uomo riesce ad ascoltare nell’intimo della coscienza la voce di Dio, che veramente lo rende libero. E le vacanze possono aiutare a riscoprire e coltivare questa indispensabile dimensione interiore dell’esistenza umana”.

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