Dopo avere incontrato il Papa in Vaticano, il coro della chiesa di San Francesco, nel centro de Il Cairo, continua la tournée in Italia, tra animazione delle messe e concerti veri e propri. E ha fatto tappa a Crema, nella cattedrale dove ha incontrato il parroco, don Emilio Lingiardi, e i fedeli. “In questo viaggio siamo 25, ma il gruppo originario è formato da 120 persone, dai 4 ai 70 anni – spiega il frate francescano Botros Danial, responsabile della corale -. In sette lingue diverse, portiamo il messaggio di pace e fratellanza che a volte il dialogo fatica a diffondere: ormai tante persone sono sospettose e non si fidano più delle parole ascoltate tante volte, poi cadute nel vuoto. La musica, invece, arriva diritta al cuore e non ha barriere: se vogliamo combattere il terrorismo, dobbiamo trovare mezzi potenti e universali come questo”. Padre Danial dà altre testimonianze di quanto sia efficace e fruttuoso l’operato del coro. “Ci siamo esibiti spesso anche per i musulmani, che ci hanno detto di sentirsi in paradiso; abbiamo cantato canzoni musulmane per il ramadan in un ospedale per i bambini malati di tumore e la gioia, nostra e loro, è stata grande”. Dal frate ancora il ricordo di altre due esperienze: il concerto che abbiamo tenuto in chiesa in memoria dei 54 bambini musulmani scomparsi a causa di un incidente nel 2012 a Monfault e, l’anno scorso, quello per i 300 musulmani morti nella moschea di Arish, mentre stavano pregando.