Dialogo interreligioso: il 9 maggio al Seraphicum l’anteprima di “The Sultan and the Saint”, il docu-film su S. Francesco e il sultano

“The Sultan and the Saint”. È l’atteso docu-film che sarà presentato, in anteprima europea, mercoledì prossimo, 9 maggio alle 18 all’Auditorium Seraphicum (via del Serafico, 1 – angolo via Laurentina a Roma). Un evento promosso dalla Pontificia Facoltà teologica “San Bonaventura” Seraphicum, in collaborazione con il Pisai (Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica), il Cineforum Seraphicum e il mensile San Bonaventura informa. La serata – informano i promotori – farà da apripista alle numerose cerimonie che, nel 2019, celebreranno l’ottavo centenario dell’incontro tra Francesco di Assisi e il Sultano Al-Malik Al-Kamil. Alla proiezione seguirà un dialogo tra gli ospiti, moderato da fra Emil Kumka, docente di Francescanesimo, al quale parteciperanno fra Dariusz Wisniewski, teologo e già missionario in Turchia, e Adnane Mokrani, professore associato del Pisai. Saranno presenti in sala anche il regista Alex Kronemer, Patrick Carolan Executive Director del “Franciscan Action Network”, suor Marie Lucey Assistant Director del “Franciscan Action Network”, e fra Mike Lasky  membro di “Justice, Peace and Integrity of Creation Ministry”.  “L’appuntamento, al di là dell’evento celebrativo in sé, intende offrire un contributo al tema del dialogo interreligioso, dell’apertura al ‘diverso’, dell’ascolto delle altrui ragioni”, si legge nella presentazione dell’iniziativa. “L’incontro tra Francesco di Assisi e il Sultano – spiega fra Emanuele Rimoli, docente del Seraphicum e organizzatore dell’evento – non ha alcuna pretesa di conversione ma si tratta di un dialogo tra due uomini di fede, i quali subiscono l’uno il fascino dell’altro e dall’altro sono disposti ad imparare, dimostrando quanto sia fondamentale la capacità di porsi dinanzi all’interlocutore senza pregiudizi, lasciandosi sorprendere con la disponibilità ad apprendere sempre qualcosa”.
Una esigenza fortemente avvertita dinanzi alle difficili, spesso drammatiche e conflittuali dinamiche internazionali e interreligiose, sulle quali è spesso intervenuto Papa Francesco, ricordando come “non si può costruire la civiltà senza ripudiare ogni ideologia del male, della violenza e ogni interpretazione estremista che pretende di annullare l’altro e di annientare le diversità manipolando e oltraggiando il Sacro Nome di Dio”.

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