Solidarietà: Napoli, domenica 15 aprile liturgia per il 50° della Comunità di Sant’Egidio con card. Sepe

“La solidarietà quotidiana, scelta che risale all’inizio della Comunità, nel febbraio 1968, da Roma si è allargata al mondo intero aumentando il numero dei poveri, amici di Sant’Egidio”. Lo ricorda un comunicato della Comunità di Sant’Egidio di Napoli, nel quale annuncia, per domenica 15 aprile, una liturgia presieduta dal cardinale arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, per il 50° anniversario della Comunità. “Nell’ultimo anno, con l’aggravarsi dei conflitti e la fuga di migliaia di persone dai loro Paesi verso l’Europa è cresciuto l’impegno per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti. Con l’introduzione dei corridoi umanitari sono stati accolti già oltre 1000 profughi, e altri, attualmente nei campi del libano, del Marocco e dell’Etiopia, raggiungeranno nei prossimi mesi l’Italia in piena sicurezza, senza affrontare i “viaggi della morte” nel Mediterraneo”, ricorda la nota. “Un’amicizia con i poveri e con un mondo marginale che dal 1973 viene vissuta anche nella città di Napoli – prosegue la nota -. Erano gli anni del colera, un fatto gravissimo che era impensabile in una città occidentale. Un piccolo gruppo della Comunità di Roma si trasferì a Napoli e così cominciò la storia di Sant’Egidio nella città. Da allora la Comunità di Sant’Egidio è stata accanto a bambini, anziani, disabili, migranti, rom, senza fissa dimora, carcerati. Una larga famiglia che ha accolto quanti nella nostra città vivono una stagione difficile della vita”.

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