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“La politica italiana è ostaggio ormai di veti e tatticismi: ma chi parla di programmi?”: è quanto si domanda il presidente del Movimento cristiano lavoratori (Mcl), Carlo Costalli, analizzando lo stato dell’arte del “dopo-elezioni” nel nostro Paese. Il punto, prosegue il leader del Mcl, è che non si capisce “su quali contenuti reali dovrebbero convergere le forze politiche per realizzare il prossimo governo, dopo mesi di polemica, fumosa e demagogica campagna elettorale”. Per Costalli “Gli italiani vogliono sentire parole chiare sui veri temi che condizionano pesantemente la vita quotidiana – lavoro, famiglie in difficoltà, Mezzogiorno -, e parole chiare sull’Europa: è questa la condizione necessaria per mantenere la fiducia (per chi ha ottenuto considerevoli consensi il 4 marzo), ma anche per recuperarla (per chi ne è uscito con le ossa rotte)”. “Gli italiani iniziano ad essere stanchi dei funambolici show di una classe dirigente improvvisata”, conclude.