Diocesi: mons. Leuzzi (Teramo-Atri) ai giovani, dopo la Pasqua “evitate che torni la delusione”

“Molti ricordano che Gesù è risorto, ma subito la delusione riprende il sopravvento. Perché il ricordo non cambia la mia vita. Molti si illudono che ricordare sia sufficiente per vivere. In realtà non è così. Il ricordo può entusiasmare, ma non arricchirci”. Lo scrive il vescovo di Teramo-Atri, mons. Lorenzo Leuzzi, nella lettera indirizzata ai giovani e pubblicata sul settimanale diocesano “L’araldo Abruzzese”. “La vita continua senza novità, nella monotonia, anche se con qualche accelerazione provocata da momenti esuberanti – aggiunge –. Di qui la grande delusione! Tutto torna come prima”. Il presule indica ciò come qualcosa da evitare. “Essere preceduti da Lui (Gesù, ndr) – ribatte – significa che la storia non è già definita, già programmata, ma aperta. Aperta alle mie scelte, alla mia personale responsabilità. È la scelta della vita”. Mons. Leuzzi è consapevole che “molti preferiscono tornare indietro pur di non rischiare”. E chiede ai giovani qual è la loro volontà: “E tu? Lasciati precedere da Lui, perché Lui prepara la strada per la piena realizzazione della tua gioia. Certo, la via non è sicura; non è senza ostacoli. Non è già programmata. Come l’amore, che è sempre nuovo, mai programmato”. Il vescovo smentisce quanti “pensano che lasciarsi precedere dal Risorto significhi rinunciare alla propria esistenza, alla propria storia”. “Non è così! Il Risorto ci precede senza condizionarci”. “I tagli che ti propone – sottolinea – sono quelli che mai avresti pensato che fossero necessari. Tu credevi di possedere qualcosa di importante, ma in realtà ciò che tu ritenevi necessario si rileva insignificante”. Invece “quando ti fai precedere dal Risorto tu potrai costruire giorno per giorno qualcosa di stabile, di duraturo. Non navigherai più a vista, talvolta cercando appoggi che sono sì accattivanti, ma inconsistenti”.

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