71° Festival di Cannes: Giraldi (Cnvf), “Presenza italiana significativa. Dà ragione di un momento di ricchezza del nostro cinema”

A distanza di tre anni, il cinema italiano torna in gara al Festival di Cannes con due film: “Dogman” di Matteo Garrone e “Lazzaro felice” di Alice Rohrwacher. Una scelta, commenta Massimo Giraldi, presidente della Commissione nazionale valutazione film Cei (Cnvf), che “appare particolarmente importante, perché si tratta di due autori che definiscono bene l’attuale cinema italiano. Matteo Garrone ha una lunga consuetudine con il festival francese, avendo vinto per due volte il Grand Prix della giuria, nel 2008 con ‘Gomorra’ e nel 2012 con ‘Reality’. Alice Rohrwacher, a sua volta, arriva quest’anno alla terza presenza al festival dopo ‘Corpo Celeste’ (2011) e ‘Le meraviglie’ (Gran premio della giuria, 2014)”.
“Va aggiunto – prosegue il presidente della Cnvf – che nella sezione ‘Un certain regard’ è in gara anche Valeria Golino con ‘Euphoria’, mentre è stata accolta con qualche sorpresa l’esclusione dalla competizione principale del film di Paolo Sorrentino ‘Loro’ e di ‘Soldado’ di Stefano Sollima”.
“In generale – conclude Massimo Giraldi – si tratta di una presenza significativa, che dà ragione di un momento di ricchezza del cinema italiano in una platea prestigiosa come quella di Cannes, da sempre molto sensibile alle proposte cinematografiche che arrivano dal nostro Paese. Basta ricordare la Palma d’oro vinta nel 2001 da Nanni Moretti con ‘La stanza del figlio’, che ha proseguito nella tradizione delle vittorie firmate, tra gli altri, da Ermanno Olmi, i fratelli Taviani, Francesco Rosi”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy