Lavoro: mons. Longoni (Cei), “unirlo con le dinamiche di giustizia e di pace”

“Vogliamo unire lo sforzo nei confronti del lavoro con le dinamiche di giustizia e di pace alla luce di quello che la Laudato si’ dice. In particolare, su un punto: tutto è connesso”. Lo ha detto mons. Fabiano Longoni, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei, durante il 15° seminario di studio sulla custodia del creato, che si svolge oggi a Roma. “Pensiamo che la Laudato si’ sia un documento ormai imprescindibile per tutto quello che la pastorale sociale intende compiere in Italia”, ha aggiunto. Secondo il direttore dell’Ufficio Cei, dal punto di vista dell’azione pastorale il fatto che “tutto è connesso” significa “abituarsi a leggere le situazioni della propria realtà, ciascuna ne ha una particolare, e riuscire a dare un’interpretazione univoca a livello nazionale”. “Una pastorale aiuta la connessione quando fa unire gli interessi delle varie parti”, ha aggiunto. Mons. Longoni sa che “non si può affrontare il problema ambientale a parte”. “Riteniamo che un nuovo modo di intendere il lavoro – secondo l’ottica della Settimana sociale, libero, creativo, partecipativo e solidale – significa creare opportunità in una logica comprensiva della globalizzazione”. “Oggi il problema del futuro dell’economia non è più un problema di consumo fine a se stesso ma di sviluppo integrale”. Ciò significa “rendere partecipi le comunità di questo impegno, sia a livello ecclesiale sia a livello sociale, politico ed economico”.

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