“Le forze dell’ordine sono intervenute con notevole rapidità” ma il bilancio è di 3 morti e 16 feriti, di cui due gravi, nell’attentato di oggi a Trèbes. Emmanuel Macron, presidente della Francia, rientrato velocemente dal Consiglio europeo a Bruxelles, ha parlato in conferenza stampa alle 18.30 circa. “Ha salvato delle vite e ha reso onore alla sua arma e al nostro Paese” il colonnello del Groupe d’intervention de la Gendarmerie nationale (Gign), l’unità speciale per le operazioni di antiterrorismo, che si è sostituito all’ostaggio preso dal terrorista. “Lotta contro la morte al momento”, ha detto Macron. “Il terrorista è stato identificato e ucciso nell’assalto e l’inchiesta dovrà rispondere a una serie di domande”, ha affermato il presidente, in particolare quando e come si è radicalizzato, come si è procurato le armi. Anche la rivendicazione fatta da Daesh “è attualmente oggetto di analisi”. “Da anni paghiamo con il sangue la pericolosità della minaccia terroristica”, ha aggiunto Macron nei pochi minuti davanti alle telecamere. Il presidente ha ringraziato “i nostri soldati che rischiano la vita per ridurre la minaccia che viene dall’Iraq e dalla Siria” e “le forze dell’ordine che non si risparmiano per identificare le minacce e neutralizzarle” in territorio francese. Rivolgendosi alla nazione, infine, ha assicurato la “determinazione assoluta sua e del primo ministro e del governo tutto in questa lotta” e ha invitato “tutti i cittadini a essere coscienti della minaccia terroristica, ma ad essere ugualmente coscienti della forza e della resistenza che il nostro popolo ha mostrato ogni volta che è stato attaccato”.