Elezioni 2018: Coldiretti, oltre 700 candidati hanno sottoscritto il “Manifesto” per i primi 100 giorni. Proposta anche l’istituzione di un ministero del Cibo

“Dare all’appuntamento elettorale la dignità e la partecipazione che merita è un atto di patriottismo e responsabilità verso il nostro Paese in un momento decisivo per il rilancio del Sistema Italia”. È l’appello al voto lanciato dal presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, in vista del 4 marzo. Sono oltre 700 i candidati alle prossime elezioni che hanno sottoscritto il “Manifesto politico” della Coldiretti: “si tratta – spiega l’associazione – del primo impegno vincolante fatto proprio a livello individuale da persone del più vario indirizzo, ma unite dall’assunzione di responsabilità verso il Paese”. Vengono proposti “cinque interventi a costo zero da esaurire nei primi 100 giorni di Governo, dall’istituzione del ministero del Cibo all’etichettatura d’origine su tutti i prodotti alimentari; dalla semplificazione per le imprese agricole all’eliminazione del segreto sulle importazioni, fino alla nuova legge sui reati agroalimentari”. Secondo Coldiretti, il ministero del Cibo dovrebbe riunire in sé le funzioni del ministero delle Politiche agricole e quelle del ministero dello Sviluppo economico relative alla definizione delle strategie e degli interventi di politica economica e di promozione del settore agroalimentare. “Ciò – prosegue la nota – per garantire un’unica regia e un unico indirizzo per il cibo italiano ma anche per il verde, settore cardine del Made in Italy, e per la tutela e sviluppo del territorio”. “Sull’etichetta d’origine Coldiretti chiede al prossimo Governo di estendere l’obbligo a tutti i prodotti in commercio”. “L’altra grande battaglia da portare avanti – continua l’associazione – è quella della semplificazione rispetto a un carico per le imprese agricole derivante da processi burocratici distorti che rappresenta uno dei principali elementi di malessere e di ostacolo competitivo”. Per la Coldiretti, “va poi tolto il segreto sulle importazioni mettendo finalmente in trasparenza i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero per la produzione alimentare”. Infine, “serve portare a termine l’iter della legge sui reati nel settore agroalimentare”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo

Informativa sulla Privacy