Corridoi umanitari: a Fiumicino i delegati delle 18 diocesi che accoglieranno i 113 profughi. Ad Agrigento andranno in 5

Sono già all’aeroporto di Fiumicino i rappresentanti delle 18 Caritas diocesane che accoglieranno i 113 profughi (la metà sono bambini) arrivati stamattina alle 4.30 dai campi in Etiopia, tramite i corridoi umanitari della Chiesa italiana nell’ambito del protocollo firmato con lo Stato italiano. Famiglie e singoli andranno a Biella, Foligno, Sorrento, Firenze, Tortona, Aversa, Agrigento, ecc. “Sono venuto a prendere 5 persone – dice Valerio Landri, direttore di Caritas Agrigento -: una coppia con un bimbo di 3 anni e una mamma con un figlio di 7 anni con problemi allo stomaco e una disabilità alla gamba a causa di un accoltellamento quando aveva solo 2 anni. Sono tutti eritrei e vengono dal campo di Mai Ayni, al nord”. La famiglia sarà accolta da una coppia agrigentina; la mamma e il bambino andranno in un mini appartamento di housing sociale della diocesi. Il bambino di 7 anni sarà subito portato in ospedale per decidere le cure. Landri si augura che la loro presenza “riesca ad intaccare il muro di diffidenza che c’è oggi nella nostra comunità, perché molti italiani vivono in situazione di povertà con i figli emigrati all’estero e pensano che aiutiamo solo i migranti con casa e lavoro. Ma non bisogna fare mai paragoni tra povertà. Anche perché in Sicilia il 60% di chi aiutiamo sono italiani. Vorremmo che italiani e stranieri partecipino insieme ai nostri vari progetti”.

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