Terrorismo: Gentiloni, “minaccia tutt’altro che esaurita”

Nonostante sul fronte della sicurezza “non sono mancate le buone notizie”, “dobbiamo continuare a lavorare contro la minaccia terroristica che è tutt’altro che esaurita”. Lo ha detto questa mattina il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, alla presentazione della Relazione annuale sulla politica dell’informazione per la sicurezza, a cura del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis). Secondo il premier, “bisogna contrastare i rischi della radicalizzazione interna, con la reazione violenta al disagio sociale e la pratica violenta dell’estremismo politico”. “C’è libertà di manifestare e non di aggredire e l’intelligence è attenta a che questi fenomeni non sfocino mai nel risorgere del germe dell’eversione interna. Dobbiamo sempre tenere alta la guardia, il rischio non può esser mai dato per superato una volta e per sempre”. Gentiloni ha riconosciuto anche che “c’è stato un miglioramento, anche grazie alla nostra intelligence, della nostra capacità di difendere gli asset strategici”. Quindi, l’attenzione per lo spazio informatico. “Dobbiamo renderci conto che difendere il nostro spazio informatico significa difendere il nostro territorio nazionale – ha aggiunto il premier -. Sempre più la difesa da rischi della sicurezza informatica è la difesa dell’Italia. Il governo è impegnato con tutte le sue forze nel migliorare la sicurezza degli italiani, è un impegno che si svolge a diversi livelli”. Infine, un richiamo al nazionalismo. “Siamo lontani millemiglia da chi interpreta la difesa dei propri interessi nazionali in chiave nazionalistica, talvolta mincacciosa. L’Italia è molto lontana da questa impostazione. Questo non vuol dire che siamo delle anime belle che ignorano la tutela e gli interessi nazionali. Proprio perché siamo impegnati nel dialogo e nella ricerca della pace siamo anche un Paese che difende i propri interessi nazionali”.

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