“E’ passato il tempo” per un ritorno al partito dei cattolici, ma questi, in qualunque formazione militino, si impegnino a “trovare strumenti che permettano di dare voce ai valori” con “una politica intesa come servizio”. A rivolgere l’invito è il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, in un’intervista esclusiva a Gazzetta d’Alba, pubblicata oggi, 18 dicembre, in occasione dell’ordinazione a vescovo di mons. Marco Mellino ad Alba, che andrà a ricoprire il ruolo di segretario aggiunto nel C9. Commentando le definizioni che il Censis ha dato di un’Italia “delusa e incattivita”, il porporato esorta a non fermarsi soltanto sui problemi, ma a governarli, tenendo conto anche delle “cose positive che ci sono” nel Paese. Per Parolin, con riferimento alla distanza tra Ue e cittadini, l’Europa deve marciare tenendo a fondamento i valori dei suoi padri fondatori: “libertà, democrazia, pace, solidarietà, sussidiarietà, giustizia” che “sono il contrario del populismo”.