Ricerca: Mattarella, “è una porta che apre il futuro. È l’investimento più vantaggioso che la società possa promuovere”

(Foto: Quirinale)

“La ricerca rappresenta l’investimento più vantaggioso che la società possa promuovere. È un moltiplicatore di ricchezza, anche economica, ma, soprattutto, di vita e di cultura”. Non solo: “La ricerca è una porta che apre il futuro. Sottovalutare o rinunciare alla ricerca vuol dire restringere esclusivamente al presente il proprio orizzonte, secondo una distorsione che talvolta affiora nella storia delle società, abdicando al dovere di investire nel futuro pensando alle successive generazioni”. Lo ha affermato oggi pomeriggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia de “I giorni della Ricerca” ospitata al Quirinale. Per il Capo dello Stato, “l’attività di ricerca, di studio, di sperimentazione, che precede e prepara i progressi scientifici e medici, costituisce elemento centrale per la nostra comunità nazionale, per la circolazione dei risultati dell’avanzamento scientifico, per lo sviluppo del modello sociale, per l’esercizio stesso dei diritti della persona”. “La componente pubblica ha una grande responsabilità che deve assolvere con lungimiranza, pensando alle prospettive di domani e alla sostenibilità dello sviluppo, rifuggendo da calcoli di opportunità e convenienze di corto respiro”, ha ammonito il presidente, aggiungendo che “accanto al ruolo del pubblico c’è però necessità di un pluralismo delle iniziative, di progetti sostenuti da imprese, associazioni, fondazioni, enti non profit. Alle istituzioni e ai loro rappresentanti è chiesto di favorire le convergenze, di fare in modo che si creino sinergie e ottenere così un moltiplicatore più alto a vantaggio dei cittadini, e tra questi di coloro che più hanno bisogno”.

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