30 anni Sir: don Donnini (presidente Fisc 1987/1992), “rendere comprensibile il linguaggio ecclesiale”

“Uno strumento importante e utile perché offre ai settimanali quella parte non locale che completava il panorama che loro presentavano. A un certo punto si è sentita l’esigenza di avere uno strumento un po’ più efficace e un po’ più largo, perché i settimanali diventassero più completi”. Così don Gilberto Donnini, presidente della Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc) dal 1987 al 1992, in una video-intervista per i 30 anni del Sir. Ricordando l’insistenza di mons. Cacciami perché la Cei si dotasse di un’agenzia, l’ex presidente Fisc spiega che “Ruini alla guida della Cei ha compreso il problema, l’ha colto e abbiamo stabilito un contatto tale per cui la Fisc e la Cei hanno costituito il Sir”. “Questo servizio, offerto a un ambito più vasto, poteva essere offerto anche ai responsabili all’interno della Chiesa – aggiunge don Donnini –. Uno strumento che, aveva sottolineato Ruini in un intervento all’assemblea della Cei, poteva servire a vescovi, a responsabili e a tutte quelle persone che hanno un compito direttivo ed educativo nella chiesa”. All’origine, tra le diverse considerazioni che portarono alla nascita del Sir vi era anche una motivazione: “Dobbiamo partire dal presupposto che il linguaggio ecclesiale non è sempre molto comprensibile a tutti. Sarà teologicamente perfetto, ma usa anche dei termini che alla gente comune non sono comprensibili e, a volte, non sono comprensibili neppure ai giornalisti. Uno strumento come quello del Sir poteva aiutare molto”.
“L’augurio è che questi 30 anni siano seguiti da altri numerosi anni di attività fruttuosa per noi, per i settimanali cattolici e per la Chiesa italiana soprattutto in questo momento in cui ce n’è particolarmente bisogno”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy