30 anni Sir: Corrado (direttore), “costruire ponti di dialogo e di comprensione”

“Insieme ci impegniamo ancora oggi, e lo ripetiamo tutti i giorni, a rifiutare un’informazione derivata da modelli riduttivi che tendono a interpretare, divulgare, scegliere le notizie in base a mode del momento. Questo non fa parte del Sir”. Lo dice il direttore del Sir, Vincenzo Corrado, in una video-intervista per i trent’anni dell’agenzia. “Noi abbiamo sempre preferito l’obiettività, il rigore e la verifica. Tre doti che don Giuseppe Cacciami ci ha consegnato nel numero zero del Sir – aggiunge Corrado –. Tre doti per esercitare una professione che ancora oggi si impegna a camminare sui faticosi sentieri del pensare”. Ricordando le parole di Papa Francesco sulla comunicazione e sull’informazione, il direttore segnala che il Sir, “come trent’anni fa, è chiamato a costruire ponti di dialogo e di comprensione”. “È questo il nostro impegno e noi lo facciamo nostro tutti i giorni in cui veniamo qui al Sir per dare le notizie che riguardano i territori italiani, i territori internazionali e quelli la cui voce è soffocata, i territori che non riescono a esprimersi”. Richiamando i precedenti direttori, i giornalisti e il personale di segreteria, che “in questi anni hanno intrecciato la loro strada con la strada del Sir”, Corrado esprime “un profondo senso di gratitudine” nei loro confronti. “Il 25 ottobre di trent’anni fa ha preso avvio un progetto unico e probabilmente irripetibile, un organo di informazione chiamato a collegare la periferia con il centro e il centro con la periferia in modo da creare una comunicazione in cui emittente e ricevente viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda e di pari passo”. Infine, l’augurio “a noi stessi” a “fare un’informazione dotata di obiettività, di rigore e di verifica, tre parole chiave che ancora oggi disegnano il nostro cammino”.

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