Tsunami Indonesia: Oxfam, “1.200 le vittime, oltre 2 milioni di persone colpite dall’emergenza, 300mila senza un riparo”

A causa del terremoto e del conseguente tsunami che venerdì scorso ha colpito l’isola di Sulawesi, in Indonesia, “al momento le vittime stimate sono circa 1.200 e oltre 2 milioni le persone che subiranno le conseguenze della doppia catastrofe in un’area che comprende Palu, le province di Donggala, Sigi e Parigi Mountog, dove le coltivazioni, da cui dipende buona parte dell’economia locale, sono rimaste completamente distrutte”. Ne dà notizia Oxfam che con i suoi partner locali dalle scorse ore ha raggiunto Palu, nell’isola di Sulawesi, per soccorrere con beni di prima necessità le persone colpite dalle catastrofi. Secondo i dati forniti dall’Ong, “sono circa 300.000 le persone senza riparo, anche se questo numero è destinato a salire. Un quadro complicatissimo, dato che la strada principale che collega Palu alla parte centrale dell’isola è bloccata da una frana e l’aeroporto funziona al 50% della sua capacità, rendendo difficile l’accesso”.
“Abbiamo lanciato un appello – spiega Riccardo Sansone, responsabile della risposta umanitaria di Oxfam Italia – perché centinaia di migliaia di persone, sparsi in una regione molto vasta, hanno bisogno di aiuto immediato. Abbiamo predisposto ogni cosa per distribuire acqua pulita, essenziale per prevenire epidemie, cibo e materiali per allestire un riparo a chi è rimasto senza casa. Nei prossimi giorni porteremo nelle zone maggiormente colpite 7 depuratori portatili in grado di garantire alla popolazione 300 litri di acqua pulita ciascuno”.
“I danni sono davvero ingenti – aggiunge Sansone – e il timore è che molte persone siano ancora intrappolate sotto le macerie degli edifici crollati, degli hotel, dei supermercati distrutti dall’impatto di uno dei peggiori cataclismi degli ultimi anni nell’area. Attraverso il sito web di Oxfam è possibile sostenere la risposta dell’Ong in Indonesia.

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