Paolo VI: padre Marrazzo (postulatore), “disposto a diventare martire, pur di salvare Moro”. “Non è mai stato il Papa del dubbio”

Paolo VI che si offre al posto di Aldo Moro. Un episodio della vita di Papa Montini, che il 14 ottobre verrà proclamato santo, che “tocca il discorso umano, il discorso sacerdotale”. A parlarne – a margine della presentazione del WebDoc “Paolo VI. Un uomo, un Papa, un Santo”, in Filmoteca Vaticana – è il postulatore della causa di canonizzazione, padre Antonio Marrazzo, che non si sottrae alle domande dei giornalisti sul rapimento dell’amico fraterno del Papa ad opera delle Brigate Rosse. “Paolo VI era disposto ad offrirsi al suo posto, a diventare martire, pur di salvarlo”, fa notare Marrazzo, secondo il quale nella biografia del prossimo santo resta ancora da indagare a fondo “l’aspetto umano”. “Giovanni Battista Montini era figlio di una donna che teneva la sua casa aperta a tutti, che era disposta ad ascoltare e accogliere chiunque avesse dei problemi”, ha ricordato il postulatore: “Dal padre ha appreso la fede sotto l’aspetto del pensiero, dalla madre la dimensione mistica”. “Paolo VI è stato il Papa della contemporaneità, ma per me potremmo definirlo l’ultimo Papa rinascimentale”, ha affermato Marrazzo a proposito dei rapporti che Paolo VI sapeva intrattenere “con i grandi uomini dell’epoca, perché la Chiesa è al servizio di ogni possibilità umana”. “Se non partiamo dal Concilio, non capiremmo niente”, ha aggiunto il postulatore a proposito della chiave interpretativa del pontificato montiniano: “Con il Concilio la Chiesa ha vissuto una svolta, che è diventata anche una svolta sociale. Basti pensare al tema dei diritti umani”. Paolo VI, per il postulatore, “ha vissuto la fede con l’intelligenza, ha fatto scelte audaci, anche se alcune di esse hanno richiesto tempi lunghi: non è mai stato il Papa del dubbio”. Nessuna etichetta, dunque, è applicabile a Montini: “Non è quantificabile, è multitasking, una figura poliedrica: si è occupato di arte, di letteratura, degli artisti, dei teologi, della liturgia… Ha affrontato tutti gli argomenti possibili: si preparava, durante il Concilio studiava di notte gli argomenti che pensava di non conoscere bene, prima dell’approvazione dei documenti. Aveva il senso del suo ruolo, che è apostolico, non politico”. Cosa direbbe Paolo VI ai giovani, alla vigilia del Sinodo a loro dedicato? “Ha difeso la vita umana fin dal suo nascere e la persona umana che sarà”, ha risposto Marrazzo: “I giovani vivono con impulso, con fantasia. Il compito di noi adulti è chiederci come li accompagniamo, quali siano le chiavi di lettura da offrire loro per vivere nel modo più giusto e più umano. Penso che Montini ci direbbe questo. Gesù, per lui, è il figlio di Dio che accompagna l’uomo nella sua umanizzazione più vera”.

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