Romania: Fafce, “cittadini votino sì a referendum su matrimonio quale unione tra uomo e donna. Un sì al futuro”

Il 6 e 7 ottobre, il popolo della Romania sarà invitato a votare al referendum sul matrimonio. Se questo referendum passerà raggiungendo la soglia minima del 30% di partecipazione degli elettori, l’articolo 48 della Costituzione rumena cambierà, specificando che il matrimonio è l’unione tra un uomo e una donna. La Federazione delle associazioni familiari cattoliche in Europa (Fafce), insieme al suo membro rumeno, l’Associazione delle famiglia cattoliche “Vladimir Ghika’, ha lavorato durante gli ultimi due anni per sostenere l’organizzazione di questo referendum, che rappresenta un segno di speranza per tutti Europa. In questo contesto, la Fafce sottolinea la necessità di rispettare questa libera espressione di democrazia: questo rispetto è necessario per tutti coloro che vivono all’interno e all’esterno della Romania, specialmente per le istituzioni e organizzazioni che intendono lavorare per il bene comune. La Federazione delle associazioni familiari cattoliche in Europa incoraggia vivamente tutti i cittadini rumeni a prendere parte a questo referendum e a votare sì: il matrimonio, in quanto unione di un uomo e una donna, è l’unica istituzione in grado di garantire il rinnovamento generazionale per le nostre società”. Di qui l’appello conclusivo: “Cari amici rumeni, per favore, dite di sì alla famiglia, dite di sì al futuro!”.

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