Accordo Santa Sede-Cina: Matthew Lee (amb. presso Santa Sede), “intesa significativa”. “Le sofferenze vengano lenite e le divisioni sanate”

“Come disse Confucio nella sua infinita saggezza: ‘L’uomo che sposta le montagne comincia portando via i sassi più piccoli’”. Con questa citazione Matthew S.M. Lee, ambasciatore della Repubblica di Cina (Taiwan) presso la Santa Sede, ha definito il processo di dialogo avviato da papa Francesco e confluito nei giorni scorsi nella firma di un Accordo provvisorio sulla nomina dei vescovi a Pechino tra Santa Sede e Cina. Lo ha fatto intervenendo oggi al ricevimento organizzato all’Urbaniana in occasione della Festa Nazionale di Taiwan. “Tale accordo – ha detto l’ambasciatore Lee – riguardante esclusivamente questioni di natura religiosa e non diplomatica, segna il primo passo compiuto dalla Santa Sede per affrontare questioni ecclesiastiche rimaste a lungo irrisolte. Si tratta di un’intesa significativa perché, per la prima volta, il Partito comunista cinese riconosce il Papa quale leader delle comunità cattoliche in Cina, venendo così meno ai suoi vecchi assiomi di ‘non ingerenza negli affari interni della Cina da parte dei paesi stranieri’ e di ‘nessun rapporto di affiliazione tra le religioni cinesi e quelle straniere’”. L’ambasciatore ha quindi espresso apprezzamento per come Papa Francesco ha gestito questo rapporto, spinto dal desiderio di garantire ai cattolici cinesi una cura pastorale. “Siamo tutti a conoscenza – ha detto l’ambasciatore Lee – di quanto Papa Francesco si sia impegnato con risolutezza a proteggere i fedeli cattolici che soffrono in Cina continentale. Riteniamo che, con quest’atto, il Vaticano miri a mantenere la propria gerarchia ecclesiastica, offrendo ai cattolici della Cina continentale la possibilità di professare la propria fede nella normalità, promuovendo la libertà religiosa”. Da parte sua, l’ambasciatore ha garantito di seguire – come ha chiesto il Papa – i cattolici cinesi “lungo il loro difficile cammino di riconciliazione e di unità sperando che, con il passare del tempo, le loro sofferenze vengano lenite e le divisioni sanate”.

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