Reti della Carità: 15 ottobre a Napoli incontro su “Giovani, Sud e Chiesa tra lavoro e legalità”

Il problema dell’occupazione giovanile nelle regioni del Sud Italia e l’impegno della Chiesa nel dare risposte. È questo il tema di “Giovani, Sud e Chiesa tra lavoro e legalità”, il terzo convegno nazionale di Reti della carità, che si terrà a Napoli lunedì 15 ottobre presso la sede di Casa Tolentino (Gradini San Nicola da Tolentino 12, Napoli). All’incontro parleranno di “Chiesa al servizio dei giovani” e di “Chiesa al servizio del lavoro e della legalità”, rispettivamente il vescovo di Cassano allo Ionio, mons. Francesco Savino e il vescovo di Acerra, mons. Antonio Di Donna. Verrà dato spazio al racconto di esperienze presenti sui territori, da quella di Casa Rut di suor Rita Giaretta, alla Rete del welcome della Caritas di Benevento, dal consorzio Nuova Cooperazione Organizzata di Caserta fino al Gruppo cooperativo Goel della Locride e alla Fondazione San Gennaro di Napoli. A tenere le fila dell’incontro, don Antonio Loffredo, parroco del Rione Sanità a Napoli, e don Virginio Colmegna della Casa della carità di Milano, due tra i fondatori di Reti della carità. Il convegno di Napoli arriva a conclusione di un percorso fatto nel 2018 da Reti della carità, con diversi incontri itineranti, e incentrato proprio sulla questione giovanile, vista soprattutto in chiave di occupazione lavorativa nelle regioni del Sud Italia e di cosa possa fare la Chiesa per essere “al servizio” di queste problematiche. I lavori di Reti della carità sono andati “in parallelo” con la preparazione del Sinodo dei giovani, in corso negli stessi giorni in Vaticano, cui si è contribuito con l’invio di documenti rientrati ufficialmente nell’Instrumentum Laboris. Reti della carità è un insieme di realtà di ispirazione cristiana, e non solo, cui aderiscono anche singole persone, accomunate dall’esperienza della carità. Ha la caratteristica di essere una libera aggregazione non costituita, dove non ci sono particolari procedure di ammissione. Il modello organizzativo è caratterizzato dall’orizzontalità: niente strutture, organi dirigenti o cariche sociali. Nata nel 2013 su impulso dell’associazione «Amici Casa della carità» di Milano presieduta da Maria Grazia Guida, l’attività principale di Reti della carità è riunire i propri aderenti in incontri periodici e itineranti per parlare di società, cultura, politica e fede in chiave di povertà, giustizia sociale e pace, avendo sempre come prospettiva l’idea di Papa Francesco di una Chiesa come ospedale da campo, una Chiesa non ridotta a ONG, una Chiesa povera per i poveri con i poveri.

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