Migranti: Bhoola (Rapporteur Onu), in Italia “lavoratori agricoli indispensabili per economia” ma “sfruttati e in condizioni di vita disumane. Garantire loro diritti e dignità”

Urmila Bhoola, Special Rapporteur delle Nazioni unite sulle forme contemporanee di schiavitù, ha oggi affermato che “i lavoratori agricoli migranti in varie località dell’Italia meridionale fanno fronte a livelli estremi di sfruttamento del lavoro e coercizione, oltre a condizioni di vita e di lavoro disumane”. In una conferenza stampa a Roma al termine di una missione condotta in Italia per dieci giorni, ha sostenuto di essere preoccupata per il fatto che le esigenze fondamentali dei lavoratori in termini di acqua, servizi igienici e assistenza sanitaria non fossero soddisfatte negli insediamenti informali visitati. La relatrice speciale ha inoltre affermato che costringere i lavoratori a vivere in baraccopoli e lavorare fino a 14 ore al giorno ha costituito un grave reato. “Ciò solleva importanti interrogativi in merito a se si stia facendo abbastanza per garantire i diritti umani e la dignità umana dei lavoratori migranti che sono indispensabili per l’economia agraria dell’Italia”, ha dichiarato ai giornalisti. Si stima che oltre 400 000 lavoratori agricoli in Italia rischiano di essere vittime di sfruttamento e circa 100 000 fanno probabilmente fronte a condizioni disumane. Durante la sua visita, l’esperta indipendente ha incontrato funzionari del Governo, associazioni dei datori di lavoro e sindacati, lavoratori sfruttati, e ha visitato aziende agricole, un centro di accoglienza straordinaria (Cas) per migranti, centri di accoglienza ufficiali per lavoratori migranti in Calabria, Puglia e Latina e gli insediamenti informali di Borgo Mezzanone (Foggia) e di San Ferdinando (Calabria). L’esperta ha elogiato l’Italia per aver modificato il proprio codice penale nel 2016 vietando il caporalato e prevedendo gravi sanzioni per le violazioni da parte dei datori di lavoro e dei caporali che sfruttano i lavoratori poveri. “L’applicazione di questa legge, nonché l’aumento della prevenzione, della protezione e dell’identificazione delle vittime e degli autori dei reati, è fondamentale per affrontare le violazioni dei diritti umani dei lavoratori migranti”, ha dichiarato. La relazione sulla visita in Italia e le raccomandazioni della Relatrice speciale saranno presentate al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite nel settembre 2019.

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