#pattoXnatalità: Rosina (Istituto Toniolo), “fecondità pari a 1,34 per donna, ma giovani desiderano due figli”

La fecondità italiana – spiega Alessandro Rosina, docente di demografia all’Università Cattolica di Milano, presentando questa mattina a Roma, presso la sala Nassirya del Senato, il patto per la natalità (#pattoxnatalità) – alla fine degli anni Settanta del secolo scorso è scesa sotto i 2 figli per donna (livello di equilibrio generazionale). Ora “è pari a 1,34” ma “il numero medio di figli desiderato non è invece mai sceso sotto i 2”. Anche il numero medio di figli delle donne straniere è sceso negli ultimi anni sotto il livello di equilibrio generazionale (1,97 nel 2016), avverte il demografo, che è anche coordinatore scientifico del Rapporto Giovani promosso dall’Istituto Toniolo, “e le stesse nascite totali straniere sono in diminuzione (da 78mila nel 2010 a 69mila nel 2016); l’immigrazione è sempre meno in grado di compensare la denatalità italiana”. Il Rapporto giovani rivela che meno del 7% dei giovani tra i 18 e i 24 anni non desidera avere figli e solo circa il 14% per scelta si fermerebbe solo ad un figlio. Inoltre, osserva ancora Rosina, “l’Italia, rispetto al resto d’Europa, si caratterizza per la peggiore combinazione tra bassa fecondità, bassa occupazione femminile e alto rischio di povertà infantile. L’evidenza empirica dimostra che avere una fecondità vicina ai 2 figli per donna e una occupazione femminile oltre il 60% sono obiettivi compatibili, a patto di investire adeguatamente in servizi di conciliazione”.

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