“Non bisogna dimenticare, in un periodo in cui sentiamo qualcuno ancora invocare la difesa della razza bianca”. Così il presidente della Comunità di Sant’Egidio e docente di Storia contemporanea all’Università per stranieri di Perugia, Marco Impagliazzo, durante la presentazione del libro “Siamo qui, siamo vivi – Il diario inedito di Alfredo Sarano e della famiglia scampati alla Shoah” (edizioni San Paolo), a cura di Roberto Mazzoli, organizzata stasera a Roma, in prossimità della Giornata della memoria. “Le leggi razziali del ’38 tagliarono la carne viva della nostra società separando, creando liste e situazioni per cui gli ebrei dovevano rimanere soli davanti alla furia distruttrice, che poi è stata la Shoah, una storia che ha trasformato il volto dell’Europa, spazzando via un intero mondo”, ha affermato. Da Impagliazzo l’invito a “trasmette oggi la conoscenza di questo dramma” e, quindi, a “non dimenticare”. “Questo libro offre un tassello in più che si somma alle parole di tanti ebrei che hanno trovato la forza di parlare – ha aggiunto -. È importante che si possano sentire le voci e gli scritti su questa vicenda che va ancora studiata, perché ha sfigurato la società italiana. La memoria non appartiene a un solo gruppo ma all’intera collettività”.