Ue: Borissov (premier Bulgaria), “confermare prospettiva europea ai Balcani”. “Fondi comunitari fanno crescere i Paesi dell’est”

Strasburgo, 17 gennaio: il premier bulgaro Borissov arriva al Parlamento europeo

(Strasburgo) “I Balcani occidentali vogliono una prospettiva europea”, la quale “garantirà l’influenza dell’Ue nella regione”: Boyko Borissov, premier bulgaro, interviene nell’aula di Strasburgo per illustrare all’Europarlamento le priorità della presidenza semestrale del Consiglio dei ministri Ue che spetta al suo Paese fino al 30 giugno. Borissov parte dai Balcani e cita gli ultimi preoccupanti fatti politici nel Kosovo, parla della questione macedone, della Bosnia. Una regione a suo avviso attraversata da pulsioni e instabilità, segnata dalle differenze nazionali, culturali, religiose (“con una forte presenza dell’islam”), e da un nazionalismo deleterio. Da qui la necessità di agganciare la regione all’Unione europea, fonte di democrazia, di prosperità e di stabilità. Borissov parla del suo Paese vantando la crescita economica (“Pil vicino al 4%, disoccupazione al 6%, debito pubblico quasi azzerato”). Poi aggiunge: “Questi risultati sono stati ottenuti soprattutto grazie all’aiuto dell’Ue e ai fondi comunitari. Tutta l’Europa orientale ne sta beneficiando, dove sono arrivati miliardi di euro per investimenti”. Nessun accenno da parte del premier ai problemi interni della Bulgaria, dove non mancano tensioni sociali e dove dilaga – secondo le periodiche osservazioni della Commissione – la corruzione. Tra i problemi da affrontare su scala europea, Borissov si sofferma sulle migrazioni e sulle pressioni della Russia, specialmente concentrate sui Balcani.

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